APRE IL MUSEO DEL VETRO D’ARTISTA A PALAZZO FOSCOLO

ODERZO CULTURA E IL COMUNE DI ODERZO ONORANO LA COLLEZIONE ZAVA

Dal 24 giugno 2021, il polo culturale opitergino si arricchisce di una nuova sezione espositiva permanente

 

Oderzo, 21 giugno 2021

 

Taglio del nastro per le stanze di Palazzo Foscolo che, al pian terreno, ospitano da ora la “Collezione Attilia Zava – Museo del Vetro d’Artista”. A lungo rimandata a causa dell’emergenza sanitaria che ha costretto le strutture a ripetute chiusure, ora Oderzo Cultura può finalmente inaugurare un altro tassello del proprio patrimonio artistico: appuntamento il 24 giugno 2021 (ore 19,00).

Nel 2011, Attilia Zava donò alla città di Oderzo, dove è nata, la propria collezione composta da trenta sculture in vetro e un gruppo di altrettanti disegni, stampe e dipinti. Tutte opere nate dalla mediazione di Egidio Costantini, persona animata da un grande desiderio di innovazione, tra artisti e maestri vetrai. Fu lui stesso a indirizzare la signora Zava verso la raccolta delle prime opere in vetro, che poi lei ha continuato aprendo anche ad altri ambiti espressivi. La sua Fucina degli Angeli ha rappresentato un appuntamento veneziano per Picasso, Arp, Ernst e molti altri artisti attivi nel fervore culturale della città.

L’esposizione, allestita al piano terra di Palazzo Foscolo (via Garibaldi 65, Oderzo – TV) viene presentata giovedì 24 giugno alle ore 19,00, con ingresso gratuito per tutta la cittadinanza (tenuto conto dell’attuale situazione sanitaria, potrà essere necessario regolare l’accesso alla mostra per gruppi contingentati, ndr.).

<<Oderzo Cultura è orgogliosa di onorare la donazione di tale patrimonio con l’istituzione e l’apertura del Museo del vetro d’artista – commenta la Presidente di OC, Maria Teresa De Gregorio-. Questo risultato è il frutto di una importante collaborazione e condivisione fra tutti i soggetti coinvolti, a cui va il mio sincero ringraziamento, e siamo felici di poter riaprire le porte del polo culturale opitergino con questo importante appuntamento. Un evento che rappresenta anche un significativo riavvio delle attività culturali, che con rinnovata fiducia diventa un punto di partenza per la progettualità futura>>.

<<Ringrazio la Signora Zava per la generosa splendida donazione che arricchisce il nostro patrimonio artistico – commenta la Sindaca della Citta di Oderzo, Maria Scardellato.- Le avevamo promesso un allestimento permanente degno della bellezza dei pezzi, che consentisse a queste opere, a lei tanto care, di dare piacere al pubblico. Credo di poter dire che la promessa è stata mantenuta. Ringrazio anche Fondazione Oderzo Cultura per la costante, fattiva collaborazione>>.

La serata di inaugurazione si arricchisce anche dello spettacolo, La “Donna del Fuoco” Marietta Barovier Pioniera delle Perle Veneziane, che si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per i 1600 anni di Venezia. La pièce teatrale, realizzata da Arte-Mide, porta in scena l’attrice Chiarastella Seravalle e la musicista Rachele Colombo, che conducono lo spettatore in un viaggio appassionante alla scoperta del mondo della creazione delle perle di vetro, attraverso la figura di Marietta Barovier, donna di spicco del rinascimento vetraio del XV secolo. Lo spettacolo (inizio ore 21,00, ingresso gratuito) si tiene nel parco di Palazzo Foscolo, dove il pubblico è invitato ad accomodarsi su propri cuscini o coperte.

Da venerdì 25 giugno, dunque, la nuova realtà espositiva opitergina va ad arricchire l’offerta di Oderzo Cultura, andandosi ad affiancare al Museo archeologico “Eno Bellis”, alla Pinacoteca “Alberto Martini”, alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Oderzo, al Museo “Tullio Vietri”.

L’apertura seguirà i consueti orari del Polo museale di Oderzo Cultura: venerdì, sabato e domenica dalle 14.00 alle 19.00, tutti i giorni su richiesta. L’accesso alle strutture è consentito anche nei giorni di apertura dell’Ufficio Iat mercoledì, giovedì 10.00-13.00 e 14.30-18.00, venerdì 10.00-13.00.

Biglietto d’ingresso unico: 6,00 euro intero – 4,00 euro ridotto.

 

FOCUS ON

Egidio Costantini e la Fucina degli Angeli

Nella Murano degli anni Cinquanta l’arte del vetro è imbrigliata in una tradizione ormai superata, anche se nelle aziende più sensibili, già dagli anni ’20 si stava realizzando un rinnovamento attraverso il design.

Egidio Costantini ambisce al mondo dell’arte. Il suo progetto considera il vetro come un nuovo medium per la scultura contemporanea. Vetro e fuoco sono però elementi difficili; necessitano di artigiani esperti per ottenere l’alchimia perfetta della materia fusa che l’artista, da solo, non può raggiungere. Il bozzetto dell’opera diventa così il punto di partenza per immaginare forme e colori che Costantini aiuta a tradurre nelle trasparenze del vetro, proponendosi come intermediario tra i maestri vetrai, la loro perizia tecnica e le esigenze degli artisti.

La Fucina degli Angeli, fondata da Egidio Costantini nel 1955, rappresenta il fulcro delle sperimentazioni con Picasso, Ernst, Chagall, Kokoschka, Fontana, Cocteau, Arp e molti altri artisti. Nel 1961 l’avventura rischia di terminare e, invece, continua grazie all’aiuto di Peggy Guggenheim, che ospita un’esposizione nel suo Palazzo dei Leoni nel ‘64 e favorisce quella al MoMA di New York nel ‘65. Nel giugno del 1966 si inaugurano a Venezia i nuovi spazi della Fucina degli Angeli, ma l’alluvione di novembre distrugge disegni e opere.

Costantini riesce ancora una volta a riprendere l’attività e da allora è un susseguirsi di relazioni, esposizioni e collaborazioni con artisti di tutto il mondo.

 

Immagini:

Max Ernst
Egidio Costantini
Pedone (parte dell’opera “Immortale”), 1969-1970

Jean Arp
Egidio Costantini
Pupo, 1955

Pablo Picasso
Egidio Costantini
Anfora, 1962